17 aprile 2011

Recensione: Ben Allison - Think Free

Considerato uno dei più grandi talenti della nuova generazione di jazzisti provenienti dalla scena newyorkese, Allison ha all’attivo ben 10 album con svariate formazioni. Da Seven Arrows (1996) fino al recentissimo Action-Reaction (aprile 2011), il visionario contrabbassista non sbaglia un colpo, sfoderando un capolavoro dopo l’altro e consolidando le sue capacità di compositore, arrangiatore e produttore.

Quando scrivo musica, mi getto a capofitto sull’intero processo – assemblare la band, scrivere le partiture, registrare e mixare l’album, disegnare le copertine e successivamente organizzare il tour per il disco. Tutte queste fasi sono di vitale importanza per me, perché mi trasmettono quella giusta energia positiva che serve per creare qualcosa di veramente valido. A tutto ciò si unisce la collaborazione con musicisti creativi che condividano l’intero progetto.



Questa devozione quasi maniacale verso un progetto musicale lo premia con ottimi risultati in tutti i suoi lavori discografici, e la sua inarrestabile creatività lo conduce a Think Free, pubblicato nel 2009.

Questo vero e proprio capolavoro sbalordisce per la modernità del sound, per le innovative composizioni e per gli arrangiamenti sconvolgenti. O più semplicemente, Ben Allison crea una colonna sonora per il nostro personale film che unisce elementi tratti dal rock, jazz, funk e perfino dalla musica classica.

Sulle orme delle sonorità tipiche della new age (con evidenti richiami ai Radiohead), la band di Allison fonde ritmi sincopati ed echi rock all’incredibile verve jazzistica conferita dal contrabbasso dello stesso Allison e dalla presenza della chitarra e della tromba. E in mezzo, gli splendidi fraseggi di musica classica scanditi dal violino conferiscono all’intero album quella giusta dose di jazz vanguard che rende il disco apprezzabile non solo per gli amanti del jazz, ma anche per chi vuole gustarsi un autentico viaggio musicale immerso in suoni differenti.

Composizioni come “Fred”, “Broke”, e “Peace Pipe” incantano per le splendide atmosfere liriche create dal violino e dalla tromba e per il loro ritmo travolgente, mentre la superba “Kramer vs. Kramer vs. Godzilla” riesce a farci immaginare una tipica ambientazione a metà tra film western e noir, con un crescendo musicale che a tratti esplode togliendo il fiato. Evidenti in questo caso le influenze chitarristiche di Bill Frisell, il maestro delle “chitarre ubriache”.

Da non dimenticare, inoltre, la riuscitissima sperimentazione ritmica in “Platypus”, a mio parere una delle più innovative composizioni vanguard moderne, nella quale troviamo un netto richiamo alla musica dei Radiohead. Si chiude con un’atmosfera tipica del jazz tradizionale con “Green Al”, che riprende uno dei temi ricorrenti nella colonna sonora composta da John Barry per il celebre lungometraggio di John Schlesinger, “Un Uomo da Marciapiede” del 1969, con Jon Voight e Dustin Hoffman.

In questo cumulo di affascinanti sonorità, Ben Allison dirige la band senza, però, prevaricare nemmeno per un attimo, lasciando emergere l’incredibile versatilità e bravura di tutti i musicisti che garantiscono all’intero album un ascolto longevo, grazie alla non eccessiva prolissità delle suite e grazie soprattutto al perfetto equilibrio della musica e al riuscito sound d’insieme.

Un album che consiglio vivamente a tutti quelli che vogliono lasciarsi suggestionare ed emozionare dalla musica.


di ANTONINO BONOMO


Tracklist

Ben Allison
THINK FREE
(Palmetto Records, ottobre 2009)

  1. Fred
  2. Platypus
  3. Broke
  4. Kramer vs. Kramer vs. Godzilla
  5. Sleeping giant
  6. Peace pipe
  7. vs. Godzilla
  8. Green Al

All compositions by Ben Allison.

Line-up:

Ben Allison - double bass
Jenny Scheinman - violin
Shane Endsley - trumpet
Steve Cardenas - guitar
Rudy Royston - drums



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