16 maggio 2009

Ladri di Mescal live al Sgt. Pepper's Pub


Questa sera al Sgt. Pepper's Pub (via della Giuliana, 95) si esibiranno i Ladri di Mescal. Il gruppo romano nato appena due anni fa è oggi fra i più attivi della capitale.




Il progetto cantautorale della band nasce nell'autunno del 2004 da un'idea di Marco Mancini e Valerio Marchisio. Successivamente, con il supporto del terzo elemento Giorgio D'Orazio,il terzetto comincia ad arrangiare in modo piu' completo le sue prime composizioni, il gruppo decide di chiamarsi "Ladri di Mescal". Il nome prende l'ispirazione dal comune interesse del trio per i film dal filone comico di genere spaghetti - western.

Al termine del 2006 la formazione si completa con il bassista Riccardo Fortuna, vicino alle influenze musicali dei brani (che spaziano dal rock internazionale degli anni '70/'80 alle storiche voci del panorama italiano Battisti e Rino Gaetano).

Partecipando alle semifinali del concorso Roma Music Festival 2007 (e quindi inseriti di diritto nel cd compilation dello stesso), si consolida la posizione della nuova cantante Marcella Bellini, completando di fatto l' attuale formazione del gruppo e dando finalmente un forte spessore vocale alle composizioni cantautorali.

Nel 2009 la band partecipa alla seconda edizione del Tour Music Fest giungendo alle semifinali del concorso che si terrano a settembre.
Guarda le foto dei Ladri di Mescal


12 maggio 2009

God save the punk

Torna al teatro Vascello di Roma la storia senza censura del punk. Dai padri e ispiratori Lou Reed e Iggy Pop, ai Sex Pistols e il punk inglese. Tre attori, un impianto scenico con 200 mq di proiezioni video, soundtrack esplosiva, personaggi mitici che di volta in volta rivivono o raccontano un movimento violento e nichilista ma anche fortemente creativo. Un linguaggio teatrale innovativo e trans-generazionale, ideale collegamento tra i ventenni d'oggi e la ”blank generation”. LA MUSICA, LA RABBIA, I PROTAGONISTI, LE IMMAGINI, LE PAROLE, I LUOGHI, LE DROGHE, IL SESSO.


6 maggio 2009

Bonnie Raitt: BluesWoman


Il blues puà essere donna? Quando pensiamo alle icone della "musica del diavolo" facciamo immediatamente riferimento alle figure storiche degli anni cinquanta e sessanta: B. B. King, Buddy Guy, Freddie King e altri mostri sacri della chitarra. Spesso però non vengono citati artisti autorevoli che hanno contribuito a far evolvere il suond della musica nera trasportandolo verso nuove sonorità. Bonnie Raitt infatti è non solo una grande interprete e una cantautrice di talento ma i suoi album e il suo stile testimoniano, di fatto, che il blues si è affermato anche grazie ad altri musicisti.
Bonnie nasce nel 1949 a Burbank, una cittadina della California e cresce in una famiglia che, senza alcun dubbio, ha determinato in lei un grande stimolo musicale: la madre Marjorie Haydock è infatti un'ottima pianista, mentre il padre John Raitt è un'acclamata star dei musical a Broadway. Fin da piccola si appassiona al suo amatissimo strumento, la chitarra, che nel corso degli anni imparerà a suonare con lo slide, fino ad essere riconosciuta oggi come una tra i/le più autorevoli interpreti di questa particolare tecnica.
In tutti i suoi dischi che, specie nei primi anni, erano un mix di brani di vari autori, è sempre stata presente una marcata, sentita e profonda passione blues, con venature folk, country e rock. Progressivamente, nel corso degli anni, Bonnie ha introdotto nei suoi LP anche brani composti di proprio pugno, ed appoggiandosi, di volta in volta, ad artisti e strumentisti di prim'ordine.
Per quanto riguarda i premi discografici, il suo album Nick of Time vince 3 Grammy Award, ed altrettanti l'LP Luck of the Draw, un Grammy le viene accreditato inoltre per il duetto con John Lee Hooker in I'm in the Mood. La Raitt vince anche un Grammy Award per il brano Something to Talk About come "migliore performance pop femminile" Il 3 marzo del 2000 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame.

di Francesco Giacalone