
Lo spettacolo inizia, con soli venti minuti di ritardo, ma l'ora in attesa è carica di emozione. La maggior parte dei fan sotto al palco si tinge la faccia per somigliare ad Alice: dark, punk, metallari, signori panciuti in giacca e scarpe lucide, non c'è differenza. Alice Cooper ha sempre messo tutti d'accordo. E proprio tutti sono pronti ad assistere ad uno dei più stravaganti rock n roll show della loro vita.
Il telo con la megafaccia di Cooper si sfila e inizia una Black Widow mozzafiato e tutto quel fracasso a poco a p

Non c'è dubbio, i brani, tutti ben collegati fra loro, a ripercorre quattro decenni, splendono e risultano freschi, vivi, (quasi) tutti molto attuali. Hunter, dal canto suo, sembra molto a suo agio, spaziando libero in fraseggi e parti soliste profonde e di alta classe; un pò più impacciato invece nei movimenti, dato che è stato (forzatamente) addobbato da metallaro, con tanto di croci e pellame vario. In ogni modo si diverte e fa divertire, con un sound davvero old-style.

Appare chiaro che i brani suonati con più voglia sono quelli degli anni settanta: I'm 18, No more Mr. Nice Guy, School's Out e Elected (brano di chiusura con tanto di maglia della nazionale italiana e bandiera tricolore). Non sono mancate Poison, la splendida Feed my Frankestein e Only women bleed e I'll bite you face off, del nuovo album "Welcome two my nightmare", come non sono mancati i travestimenti e gli attori di contorno nelle scene ormai cult nei concerti di Alice.
Grande show, dunque, al PalAtlantico di Roma, nessuno aveva dubbi, nessuno si aspettava altro che questo: brani rock, ironia, scenografia e teatralità di gran livello e una scarica di adrenalina che pochi al mondo riescono ancora a dare, al modico prezzo di euro 36, 90.
di Francesco Giacalone
Nessun commento:
Posta un commento