
Il Crossroads vuol essere il filo conduttore d’esperienze anche diversissime tra loro ma con l’obiettivo di una comune sensibilità culturale. Crossroads=incrocio stradale, crocevia, crocicchio, bivio... nel suo DNA il senso della scelta continua. Inevitabile, quindi, prendere in prestito questo nome, visto l’amore che l’intera squadra ha per la musica... emozione per cui, come Robert Johnson, venderebbe l’anima a chi vi pare. In qualsiasi incrocio lungo la nostra storia ci sarà sempre la musica dal vivo, una volta tanto privilegiata rispetto a qualsiasi altra attività collegata (ristorante, bar, discoteca, che sarà sempre abbinata al tema musicale del concerto precedente, anche e soprattutto di sabato). Sia che si svolti a sinistra, a destra, a nord, a sud, ad est, ad ovest o verso qualsiasi punto cardinale non ancora scoperto la nostra bussola punterà sempre verso la musica dal vivo. Prima la musica e poi tutto il resto. Incroci sonori a 360 gradi ma con uno steccato non abbattibile: la musica di qualità. Non importa lo stile, non ci spaventa la diversità, figurarsi quella musicale: le barriere che noi poniamo sono di natura sociale e culturale. Vogliamo che ci sia uno spazio “importante”, e noi speriamo di diventarlo, per quei settori artistico-musicali che non trovano casa altrove, se non in misura limitata: al bando la musica commerciale, che ha già molti spazi, e accoglienza incondizionata per progressive rock, jazz-rock, blues e derivati, psichedelia, rock anni 70/80/90/2000, elettropop, musica strumentale, opere rock, indie rock, hard rock & heavy metal, country, musica acustica, reggae, folk, canzone d’autore, jazz, suoni etnici, musica classica e sperimentale.
In programmazione grandi nomi internazionali e italiani, ma sempre del settore alternativo, spesso fuori dalle major discografiche. Un discorso a parte per le tribute bands, nessuna esclusione ma il tentativo di raccontare la grande storia del rock attraverso lo studio di un patrimonio musicale ormai immenso: nella prima parte del concerto sempre un disco importante, intero e nella sequenza originaria, nella seconda i brani che hanno reso immortali nomi come Who (Tommy, Quadrophenia), Genesis (Foxtrot, Second’s Out), Santana (Abraxas, Lotus), Pink Floyd (Live at Pompei, The Wall il 30 novembre nel giorno del trentennale dell’uscita), solo per citare i primi che ci vengono in mente. Attenzione particolare cercheremo di darla alle Scuole di musica, fondamentali nel dare il giusto approccio, non solo tecnico, a chi prende in mano per la prima volta uno strumento.
Organizzeremo f

Siamo un live club, una sala concerti, un teatro ai margini della città, dentro e fuori la realtà
metropolitana, un po’ jolly a tutto campo, un esperimento in divenire dove
convogliare le emozioni in musica che avvolgono il nostro essere vivi. Non una scelta facile però sincera, conscia delle difficoltà che andremo ad incontrare ma fortificata dalla consapevolezza di queste inevitabili asperità di percorso, sicuri di affrontarle con molti di voi al nostro fianco... tanti che hanno percorso con noi già innumerevoli km sulle strade della musica e, speriamo, tanti di più con cui andremo a consumare i km che ancora abbiamo voglia di percorrere... un lungo cammino solo per raccontare, se ci sarà qualcuno che le vorrà ascoltare, le nostre “storie di musica”... in un mondo che non ha più attenzione per le “storie di vita quotidiana” ci sembra doveroso provarci...
metropolitana, un po’ jolly a tutto campo, un esperimento in divenire dove

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