Gli Yes, uno dei più importanti gruppi del progressive rock, saranno in Italia il 2, il 4 e il 6 novembre. Tre date per far rivivere quelle atmosfere oniriche che soltanto la loro musica può produrre. La band formata nel 1968 ha conosciuto il suo periodo di maggior successo fra gli anni settanta e i primissimi anni ottanta, l'epoca d'oro del progressive e del rock psichedelico. Insieme a Genesis, Pink Floyd, King Krimson e Soft Machine, gli Yes portarono alla ribalta un tipo di sonorità molto vicina alla musica classica ma rivisitata in chiave moderna.All'inizio del 2008 è stato annunciato il grande tour mondiale celebrativo dei quarant'anni della band, dal titolo Close to the Edge and Back Tour. Con Jon Anderson, Steve Howe,Chris Squire a Alan White, era prevista la partecipazione di Oliver Wakeman, figlio di Rick Wakeman alle tastiere. Il tour è stato invece, in un primo tempo, annullato a causa di problemi di salute del frontman Andersoned in seguito riconfermato col titolo di In the Present Tour, annunciando la sostituzione (per i live) di Anderson con David Benoit cantante canadese di una delle più note tribute band degli Yes. I concerti si terrano a Vicenza (Tatro Comunale, 2 novembre), a Roma (Teatro Tendastrisce, il 4 novembre) e a Milano (Teatro degli Arcimboldi, il 6 novembre).
FRANCESCO GIACALONE è nato a Mazara del Vallo il 26 marzo 1985 e si è laureato presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell'università La Sapienza di Roma con una tesi dal titolo: "Il ritorno del rock fra nostalgia e interessi" seguita dal prof. Francesco D'Amato stimato sociologo e musicologo italiano. Nel biennio 2008-09 ha seguito il Master in Giornalismo presso la "Eidos Communication". Nel 2011 si è specializzato in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo sempre all'interno dell'ateneo romano.
Dal 2003 ad oggi ha collaborato con Repubblica ed altre testate giornalistiche nazionali e regionali. Attualmente è redattore de Il Telespettatore e La Parabola(entrambe riviste dell'associazione dei telespettatori AIART) e si occupa di critica televisiva e mass media. Ha anche lavorato all'interno delle redazioni del TG di IesTv a Roma e Tele8 a Mazara del Vallo. Negli ultimi anni ha trattato la cronaca nazionale per RomaReporter.it, Newsmagazine.it e per ComunicLab, giornale on-line della facoltà di Scienze della Comunicazione.
Nel 2000 ha iniziato ad interessarsi alla musica (soprattutto rock e blues). E' un cultore della musica e dello stile dei Rolling Stones e collezionista di album e biografie delle grandi star del passato.
ANTONINO BONOMO è nato a Mazara del Vallo il 29 gennaio 1986. Laureato in Lingue Moderne per il Web all'Università di Palermo. Grande appassionato di musica e cinema, comincia a coltivare la sua passione per la chitarra a soli 7 anni ascoltando Brian May e cominciando a collezionare i dischi dei Queen. Inizia a suonare la chitarra a 15 anni da autodidatta, ispirandosi ai suoi primi idoli quali Jimi Hendrix, Carlos Santana, Mark Knopfler e inizia a scoprire ed ascoltare diversi generi musicali.
Trasferitosi a Palermo per completare gli studi superiori, intorno al 2004 inizierà il sodalizio musicale con alcuni compagni di scuola che lo porteranno a formare verso la fine del 2007 il gruppo The Squawker, nel quale attualmente canta e suona la chitarra. A partire da settembre del 2008, la band porterà in giro per i locali palermitani un tributo ai Doors, che verrà successivamente incrementato con brani dei Beatles, Rolling Stones, Eric Clapton, Santana, Jethro Tull, Dire Straits, etc.
Sempre nel 2007, formerà a Mazara un trio grazie al quale debutterà nei locali verso la fine dello stesso anno. Il Jimi Hendrix Tribute Trio porterà avanti il tributo al grande chitarrista fino a novembre 2008, suonando in vari locali mazaresi, facendo anche qualche tappa a Palermo. A partire dall'estate 2008, il trio si trasforma in un quartetto, The Slowhands, nel quale il repertorio si arricchisce dei brani di Eric Clapton, The Who, Simon and Garfunkel, David Bowie, etc.
Coltivando negli ultimi anni una grande passione per il Jazz, dal 2007 al 2009 frequenta il Brass Group di Palermo, scuola europea di musica jazz, presso la quale sarà allievo dei maestri Lorenzo Colella, Giuseppe Di Giorgio, Sergio Munafò, Salvatore Pizzurro, Rita Collura e Giovanni Calderone. Frequenta diverse classi di musica d'insieme della stessa scuola, con le quali partecipa ai saggi di fine anno. Con lo studio del blues, jazz, fusion e progessive, si ispira allo stile dei grandi chitarristi jazz-fusion, quali Pat Metheny, Robben Ford, John Scofield, John McLaughlin, Joe Pass e altri ancora.
Già da qualche anno colleziona Dvd, LP e biografie dei grandi artisti della musica e del cinema, scrivendo in proprio articoli e recensioni.
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